Sono moltissimi i casi in cui gli utenti di telefonia riscontrano una penale addebitata per recesso anticipato Vodafone.
Hai anche provato a chiedere spiegazioni al gestore ma non hai ricevuto ascolto?
Noi di SLLS, professional partner del Sole 24 Ore, abbiamo la risposta e possiamo difenderti gratuitamente dalle richieste illegittime del gestore.
Indice dei contenuti
Quando le penali Vodafone sono illegittime
Il recesso anticipato da un contratto Vodafone è sempre legittimo, in quanto diritto riconosciuto al consumatore.
L’art. 1, comma 3 della Legge n. 40/2007 (c.d. “Legge Bersani”) vieta l’applicazione di penali per la cessazione anticipata del contratto, incluse quelle mascherate da restituzioni di sconti o agevolazioni precedentemente accordate.
L’utente che recede ha l’obbligo di sostenere esclusivamente:
- i costi di disattivazione tecnicamente giustificati (generalmente intorno ai 30 €);
- l’ultima fattura residua, calcolata al massimo su 30 giorni;
- eventuali costi di migrazione verso un nuovo operatore, sostenuti però presso quest’ultimo;
- il traffico effettivamente consumato, ove previsto.
Qualsiasi ulteriore addebito è illegittimo e può essere contestato.
Come individuare addebiti illegittimi nella bolletta Vodafone
Numerose segnalazioni indicano la presenza di costi non conformi alla normativa vigente, mascherati da voci generiche o poco chiare. Tra le irregolarità più comuni:
- costi di disattivazione superiori ai limiti tecnicamente giustificabili;
- penali occulte, camuffate come “contributo di disattivazione”, “importo per dismissione”, “costo per attività di migrazione”;
- richieste di restituzione di sconti promozionali già fruiti;
- rate elevate per modem già riconsegnati o obsoleti;
- addebiti per servizi a valore aggiunto mai richiesti dall’utente.
Tali prassi violano i principi di trasparenza e buona fede contrattuale e possono essere impugnate.
Se la tua bolletta presenta una o più di queste voci, è probabile che si tratti di penali illegittime, da contestare.
Come ti aiutiamo con le penali Vodafone non dovute
SLLS Legal è una società di avvocati con esperienza decennale ed esperti in telefonia, in particolare in disservizi e problemi di fatturazioni.
Siamo professional partner del Sole 24 Ore e insigniti del premio “Le Fonti” come Boutique di Eccellenza dell’Anno 2024 Assistenza Lelagel, Settore TLC.
Per la risoluzione del tuo problema, ci avvaliamo della collaborazione con Unione dei Consumatori, associazione che tutela gli utenti nelle controversie con le compagnie telefoniche ed è in grado di offrire una rapida risoluzione dei casi, con un servizio di assistenza gratuita per l’utente.
Una volta inviata la tua segnalazione:
- Un operatore dell’associazione ti contatterà per prendere in carico la tua richiesta (e raccogliere eventualmente la documentazione necessaria)
- Sarà avviata la procedura di conciliazione che serve a contestare le responsabilità al gestore
- Se la conciliazione non dovesse risolvere il problema, noi avvocati interverremo prontamente con le azioni legali necessarie per difendere i tuoi diritti.
I vantaggi per te
Con il nostro intervento otterrai:
- l’annullamento delle richieste non dovute
- il rimborso di quelle eventualmente già prelevate.
Molti altri utenti si sono già affidati a noi per risolvere con successo problematiche di telefonia, lasciando le loro testimonianze su Trustpilot!
FOCUS
Quando non si è tenuti a pagare i costi di disattivazione Vodafone
Il pagamento dei costi di disattivazione non è dovuto nei seguenti casi, riconosciuti dalla normativa vigente e dalle delibere AGCOM:
- Grave inadempimento contrattuale da parte dell’operatore, come un disservizio tecnico persistente e non risolto nonostante segnalazioni formali;
- Modifica unilaterale delle condizioni contrattuali, ai sensi dell’art. 70 comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche (es. aumento del canone), che legittima il recesso senza penali se esercitato entro 30 giorni dalla comunicazione;
- Erogazione del servizio difforme rispetto all’offerta contrattuale, ad esempio in caso di fornitura di un collegamento ADSL anziché fibra ottica, in assenza di esplicito consenso o previsione contrattuale.
In tali ipotesi, l’utente ha diritto a recedere senza corrispondere alcun costo di disattivazione o penale.