Scuola privata o pubblica: come risolvere il disaccordo tra genitori separati
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Quando i genitori si separano, spesso si trovano ad affrontare una serie di decisioni importanti riguardanti i loro figli. Uno di questi argomenti di solito riguarda l'istruzione: quale tipo di scuola è più adatta per il bambino? La scelta tra una scuola privata o pubblica può essere complessa, soprattutto quando i genitori non sono d'accordo.
In questo articolo esploreremo le considerazioni da prendere in considerazione, le possibili soluzioni per risolvere il disaccordo e un esempio di decisione del Tribunale di Roma del 28 dicembre 2022 (testo in calce) che potrebbe fornire ulteriori spunti.
L'importanza di valutare le esigenze del bambino
Prima di prendere una decisione sulla scuola, è fondamentale valutare attentamente le esigenze del bambino. Ciascun bambino è un individuo unico, con talenti, abilità e stili di apprendimento diversi. Entrambi i genitori dovrebbero discutere apertamente delle preferenze e delle necessità del bambino per garantire una scelta educativa adeguata.
Vantaggi della scuola privata
La scuola privata offre diversi vantaggi. Spesso le classi sono più piccole, il che permette una maggiore attenzione individualizzata da parte degli insegnanti. Inoltre, molte scuole private offrono programmi specifici, come l'istruzione religiosa o approcci educativi alternativi, che possono essere adatti alle esigenze del bambino. Tuttavia, è importante considerare il costo finanziario delle scuole private, che potrebbe essere un fattore limitante per alcuni genitori.
Benefici della scuola pubblica
La scuola pubblica ha i suoi punti di forza. Solitamente, le scuole pubbliche offrono una vasta gamma di programmi ed esperienze extracurriculari, come sport, arte e musica, che potrebbero essere di grande interesse per il bambino. Inoltre, le scuole pubbliche sono accessibili a tutti, senza limitazioni economiche. Tuttavia, le classi più numerose possono rendere difficile per gli insegnanti fornire un'attenzione personalizzata a ciascun alunno.
Risolvere il disaccordo tra i genitori
Quando i genitori separati non sono d'accordo sulla scelta della scuola, è essenziale cercare una soluzione che metta al centro il benessere del bambino. In primo luogo, è consigliabile cercare di raggiungere un compromesso, cercando di conciliare le preferenze di entrambi i genitori. Se il disaccordo persiste, potrebbe essere opportuno coinvolgere un mediatore familiare o un consulente scolastico per cercare una soluzione che sia nel migliore interesse del bambino.
Esempio di decisione del Tribunale di Roma del 28 dicembre 2022:
Un esempio concreto di decisione del Tribunale di Roma del 28 dicembre 2022 (testo in calce) stabilisce che una madre è stata autorizzata a iscrivere la figlia presso la scuola dell'infanzia comunale, nonostante l'opposizione del padre e il mancato consenso paterno. Il Tribunale ha preso in considerazione la richiesta della madre, che ha chiesto l'autorizzazione per l'iscrizione scolastica della figlia presso la scuola materna pubblica, anche senza il consenso del padre.
Nel processo decisionale, il Tribunale ha considerato diversi fattori. Innanzitutto, è stato valutato il principio della continuità del percorso scolastico avviato, a tutela del benessere della bambina, evitando un mutamento dell'ambiente scolastico in un momento delicato come la separazione dei genitori. Tuttavia, il Tribunale ha stabilito che il consenso prestato per le iscrizioni scolastiche abbia effetto solo per il ciclo frequentato al momento dell'espressione del consenso stesso. Pertanto, i genitori devono poter rinnovare il loro consenso ad ogni mutamento di ciclo, non essendo vincolati al consenso espresso per l'intero percorso di studi del figlio.
Inoltre, il Tribunale ha considerato il consolidato orientamento secondo cui, in caso di conflitto tra i genitori sulla scelta tra scuola privata o pubblica, la scelta ricade sul sistema di istruzione pubblico in ragione del suo carattere gratuito e laico. In questo specifico caso, la scuola dell'infanzia comunale è stata ritenuta la scelta più adeguata per la bambina.
In conclusione, quando i genitori separati si trovano in disaccordo sulla scelta della scuola per i propri figli, è importante considerare attentamente le esigenze del bambino e cercare di raggiungere un accordo che sia nel suo miglior interesse. La decisione del Tribunale può svolgere un ruolo importante nel risolvere le controversie e garantire la continuità del percorso educativo del bambino.
È essenziale valutare i vantaggi e gli svantaggi sia delle scuole private che di quelle pubbliche, tenendo conto delle risorse finanziarie disponibili e delle esigenze specifiche del bambino. La scelta dovrebbe essere basata sulla qualità dell'istruzione, sulle opportunità offerte, sulle dimensioni delle classi, sull'attenzione individualizzata e su altri fattori rilevanti.
Quando il disaccordo persiste, è consigliabile cercare la mediazione di un professionista, come un mediatore familiare o un consulente scolastico, al fine di raggiungere un accordo che tenga conto delle esigenze di entrambi i genitori e, soprattutto, del benessere del bambino.
Infine, ogni caso può essere unico e le decisioni dei
tribunali possono variare in base alle circostanze specifiche. È importante
rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto di famiglia per ottenere
consigli legali specifici e aggiornati, in modo da prendere decisioni informate
e nel miglior interesse del bambino.
TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA PRIMA CIVILE
Il Tribunale, riunito in camera di consiglio e composto dai magistrati
dott.ssa Marta Ienzi - Presidente dott. ssa Cristina Cambi - Giudice
dott.ssa Maria Teresa Moretti - Giudice rel.
letta l'istanza depositata il 18.10.2022, con cui la sig.ra (...) ha chiesto autorizzarsi l'iscrizione scolastica di (...) alla scuola materna pubblica (...) anche senza il consenso paterno o, in subordine, autorizzarsi l'iscrizione della bambina alla scuola materna privata (...) con retta a carico esclusivo del padre;
Svolgimento del processo - Motivi della decisione
considerato che la parte resistente, premesso che (...) sta attualmente frequentando l'asilo nido (...) ha chiesto il rigetto della domanda di controparte invocando a sostegno della sua richiesta il principio della continuità del percorso scolastico avviato, a tutela della bambina che non deve essere costretta a subire un mutamento dell'ambiente scolastico nel momento delicato della separazione dei genitori, conformemente all'orientamento espresso in tal senso dalla Corte di Cassazione, con sentenza n. 21553 del 27/07/2021;
ritenuto, tuttavia, che l'orientamento di questo Tribunale è nel senso che il consenso prestato per le iscrizioni scolastiche abbia effetto con riguardo al solo ciclo frequentato dai figli al momento di espressione del consenso stesso; i genitori, pertanto, debbono poter rinnovare il loro consenso ad ogni mutamento di ciclo, non potendo ritenersi vincolati al consenso espresso per tutto il percorso di studi del figlio, qualora la struttura abbia classi di istruzione di diverso grado;
ritenuto che, per consolidato orientamento della Sezione, in caso di conflitto tra i genitori in merito all'iscrizione del figlio minore alla scuola privata o a quella pubblica, la scelta del Tribunale, in disparte ogni valutazione sulla validità dell'offerta formativa, non apprezzabile in questa sede, non può che ricadere sul sistema di istruzione pubblico in ragione del suo carattere gratuito e laico
P.Q.M.
autorizza (...) a iscrivere la minore (...) presso la scuola dell'infanzia comunale (...) anche senza il consenso paterno.
Si comunichi alle parti.
Conclusione
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del Tribunale di Roma, in data 20 dicembre 2022.
Depositata in Cancelleria il 28 dicembre 2022.