Se continui a ricevere bollette Telecom dopo disdetta, non preoccuparti perché i nostri avvocati potranno fartele annullare.
Nell’articolo ti spieghiamo come ti risolviamo il problema.
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I problemi frequenti con le fatture Tim dopo disdetta
Sono moltissimi gli utenti che ci contattano ogni giorno e che lamentano di aver ricevuto per mesi o anche anni fatture Tim dopo una disdetta.
Quello che ci viene raccontato è che la compagnia telefonica non prenda in carico la richiesta o che non la accetti perché ritiene che non sia stata effettuata con modalità corrette.
I problemi però non si fermano qui, infatti i nostri clienti ci segnalato che anche se il gestore ha accettato la loro richiesta di disdetta, hanno comunque ricevuto bollette contenenti diversi costi che non vanno pagati, come:
- penali per recesso anticipato, anche camuffate sotto diverso nome
- restituzione di sconti precedentemente applicati
- saldo, in un’unica soluzione, dei dispositivi che si erano acquistati a rate (e che potrebbero invece tranquillamente continuarsi a pagare in maniera dilazionata)
- costi di gestione della pratica, anche quando questa dovrebbe essere gratuita perché la richiesta è avvenuta per una giusta causa, come un guasto o un disservizio prolungato, una modifica contrattuale unilaterale, una qualità dei settimini scadente o al di sotto dei standard di qualità promessi.
Le bollette Tim dopo disdetta: cosa dice la normativa
La Legge Bersani (D.L. 2007 n. 7, convertito con modificazioni dalla legge 2007, n. 40) ha introdotto il diritto di disdire, e quindi recedere dai contratti di telefonia, anche prima della loro scadenza, senza dover pagare penali.
L’art. 1 comma 3 della legge prevede che: “I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica …devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell’operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni. Le clausole difformi sono nulle”.
Gli unici costi che l’ultima fattura Tim dopo disdetta potrebbe contenere, e quindi saranno legittimi, sono:
- i costi di disattivazione, cioè quelli sostenuti dal gestore per le attività amministrative e tecniche (mediamente 30/40 €), e che quindi non possono in ogni caso essere superiori rispetto al costo medio della bolletta
- la fatturazione del traffico effettuato e relativa agli ultimi 30 giorni (che è il tempo massimo concesso al gestore per ricevere il preavviso).
Tuttavia, le esperienze dei nostri clienti mostrano come la compagnia non rispetti queste regole e continui anche dopo la disdetta a inviare bollette.
Ma non preoccuparti perché con l’aiuto dei nostri avvocati esperti in telefonia potrai risolvere definitivamente il problema.
Come ti aiutiamo a non pagare fatture Tim dopo disdetta
Se continui a ricevere bollette Telecom dopo disdetta e le tue richieste sono state ignorate, non scoraggiarti e contattaci.
Siamo un team di avvocati che vanta un’esperienza pluriennale in telefonia e che potrà aiutarti a combattere queste scorrettezze:
- diffidando la compagnia ad annullare le fatture non dovute
- obbligandola a rimborsarti le bollette eventualmente già pagate
- bloccando eventuali ulteriori richieste di pagamento.
E se ciò non bastasse, agiremo in giudizio per salvaguardare i tuoi diritti.
Il servizio non ha costi per te, perché ci avvaliamo di una società di Litigation Funding che copre tutti i costi e i rischi dei clienti e garantisce agli avvocati di essere pagati direttamente dalla controparte.
Il tutto, quindi, con nessun rischio o nessuna anticipazione per te.
Consumatori soddisfatti
In ogni caso se non ricevi risposta o non viene risolto il problema, ti consigliamo di contattarci: gli avvocati di SLLS Legal sono pronto a far valere i tuoi diritti.