Europa Factor S.p.A. TIM recupero crediti: Come non pagare le richieste ingiuste

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Slls_redazione

Sei stato raggiunto da Europa Factor S.p.A. TIM e non sai come comportarti?

Mantieni la calma e, soprattutto, non pagare nulla perché tali richieste presentano spesso delle irregolarità o vizi di forma.

Noi di SLLS, professional partner del Sole 24 Ore, siamo qui per assisterti senza alcun costo per te per contestare e annullare i presunti debiti.

 

RICHIEDI L’ANNULLAMENTO

 

 

E.Factor TIM: le richieste di pagamento e il “pressing” psicologico

Europa Factor S.p.A. TIM è una nota società di recupero crediti in Italia e opera per conto della compagnia telefonica TIM.

Il suo modus operandi prevede l’invio di SMS, l’effettuazione di svariate chiamate e l’invio di lettere o raccomandate con le quali intima un pagamento tramite rateizzazione o saldo e stralcio.

Questo pressing psicologico ha lo scopo di suscitare urgenza nel cliente che, purtroppo, cede al pagamento di somme non dovute.

Ci riferiamo a:

  • debiti prescritti (bollette più vecchie di due anni);
  • fatture già saldate (spesso i sistemi di recupero crediti non sono aggiornati);
  • contratti irregolari o disattivati;
  • errori d’identità o casi di omonimia.

In questa assurda situazione, noi di SLLS rappresentiamo per te la soluzione concreta: ci impegniamo a procedere immediatamente all’annullamento delle richieste senza alcun costo per te.

A garanzia di quanto detto, leggi il documento ufficiale a tuo nome.

 

Cosa ti garantiamo

Siamo una società di avvocati specializzati in telefonia e facciamo parte di un network per garantirti:

  • certezza del risultato grazie alle nostre competenze;
  • servizio gratuito e garantito perché tutti i costi saranno addebitati alla società e al gestore;
  • assistenza dedicata grazie alla collaborazione con Unione dei Consumatori (leader nella risoluzione del contenzioso telefonico), che ti garantirà ascolto ed efficienza tramite i suoi consulenti che ti contatteranno entro 24h ( 37924450240919767830).

Mettili in memoria per evitare che ti appaiano come spam!

 

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Una Prova di Successo

Grazie all’attività svolta da uno dei nostri avvocati, il Giudice di Pace di Arezzo ha annullato il credito di €223,92 vantato illegittimamente dalla società nei confronti del nostro assistito.

Se desideri approfondire e leggere integralmente la sentenza clicca qui.

 

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Le pratiche scorrette e cosa prevede la legge

In Italia, le attività delle società di recupero crediti sono regolate principalmente dal Codice del Consumo (Decreto Legislativo 206/2005) e dalla normativa sulla privacy (Decreto Legislativo 196/2003 e il Regolamento UE 2016/679, GDPR).

Queste leggi stabiliscono delle regole chiare per proteggere i consumatori dalle pratiche aggressive o ingiuste durante il processo di recupero dei crediti.

 

-Comunicazione Appropriata e Trasparenza

Le comunicazioni telefoniche devono essere limitate a orari ragionevoli, optando eventualmente per la corrispondenza scritta. Si deve evitare qualsiasi forma di minaccia rispettando la normativa sulla privacy.

Ogni comunicazione deve essere cristallina e completa. Ogni contatto deve essere preceduto da una chiara identificazione del creditore originario, dell’esatto ammontare del debito e della base legale della richiesta.

 

-Protezione dei Dati Personali

La gestione dei dati personali dei debitori deve essere conforme alle disposizioni del GDPR, ciò significa che le informazioni devono essere trattate in modo legittimo, corretto e trasparente.

È categoricamente vietata la divulgazione a terzi di qualsiasi informazione relativa all’esistenza o all’ammontare del debito.

Il debitore ha inoltre il diritto di accesso, rettifica e di opposizione al trattamento dei propri dati.

 

-Divieto di Pratiche Ingiuste

Le pratiche ingiuste includono qualsiasi condotta che eserciti un indebito condizionamento sul debitore.

Rientrano in questo divieto le minacce di azioni legali immediate e infondate, la simulazione di atti giudiziari o l’attribuzione di qualifiche inesistenti (ad es. “ufficiale giudiziario” o “avvocato”).

Tali minacce possono essere denunciate presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato o l’Autorità per la protezione dei dati personali.

Spesso le società di recupero crediti sono accusate di ricorrere a pratiche scorrette che ledono i diritti dei debitori con lo scopo di incutere timore e forzare il pagamento.

 

INVIA LA TUA SEGNALAZIONE

 

La segnalazione al CRIF

Questa è la domanda che maggiormente preoccupa i consumatori.

E’ bene sapere che soltanto banche, finanziarie e istituti di credito (i soggetti che hanno originariamente erogato il prestito) hanno il diritto di segnalare un nominativo.

Ciò vuol dire che E.Factor non può fare alcuna segnalazione al CRIF.

 

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