Risarcimento danni operazione chirurgica: Come ottenerlo

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Il risarcimento danni operazione chirurgica va riconosciuto quando, a seguito di un intervento, il paziente riporta delle conseguenze negative, più o meno gravi, per la propria salute.

Vediamo di approfondire il tema e capire come e quando richiederlo.

Errori chirurgici: quando si ha diritto al risarcimento

Parliamo di errori chirurgici con riferimento a tutte quelle situazioni in cui un medico sbaglia un intervento che provoca un peggioramento, reversibile o irreversibile, nella salute del paziente.

Le cause possono essere diverse, ma in generale discendono da un comportamento negligente, imprudente o poco professionale del professionista o della struttura sanitaria, che hanno agito violando gli standard imposti dalle Linee guida o dalle buone pratiche clinico assistenziali.

In questi casi, la vittima o i suoi familiari hanno diritto al risarcimento danni per intervento chirurgico sbagliato.

L’errore, infatti, può provocare conseguenze di diverso tipo e gravità, ad esempio potrebbe costringere a subire nuove operazioni, comportare disabilità temporanee o permanenti, e anche complicanze che possono portare alla morte.

Ma quali sono i danni per i quali è possibile agire in via risarcitoria? Vediamo meglio di seguito.

Risarcimento danni per intervento chirurgico sbagliato 

Il risarcimento per errore medico intervento chirurgico può ricomprendere danni:

  • patrimoniali, cioè di natura economica. Questi includono il danno emergente (per le spese mediche passate e future, esami, medicine, visite specialistiche, eventuali ulteriori operazioni, spese di trasporto) e quello da lucro cessante (cioè da mancato guadagno, per la perdita o diminuzione del fatturato)
  • non patrimoniali, ovvero non valutabili in termini monetari. Vi rientrano il danno morale, cioè la sofferenza interiore subita dal paziente, quello biologico, ovvero le lesioni all’integrità psico-fisica, e il danno esistenziale, che è quello che incide, stravolgendo, le normali attività quotidiane (ad esempio difficoltà a relazionarsi con gli altri, ridotta capacità lavorativa ecc..)

Esistono, inoltre, ulteriori pregiudizi che possono essere presi in considerazione ai fini del risarcimento dei danni da intervento chirurgico sbagliato:

  • danno estetico: per la lesione subito dall’aspetto esteriore della persona
  • danno da perdita di chance
  • danno da perdita del rapporto parentale: che è quello che possono richiedere i parenti nel caso di morte del paziente.

Errore medico intervento chirurgico: chi risponde dei danni e tempi per il risarcimento 

La legge Gelli-Bianco (L. 24/2017) ha di recente riformato la materia della responsabilità medica, prevedendo all’art. 7 che l’azione risarcitoria possa proporsi nei confronti:

  • del medico, che risponde a titolo di responsabilità extracontrattuale (art. 2043 c.c.)
  • della struttura sanitaria, risponde a titolo di responsabilità contrattuale (artt. 1218 e 1228 c.c.)
  • dell’assicurazione della struttura

Il risarcimento danni per intervento chirurgico sbagliato può essere richiesto entro alcuni limiti di tempo, decorsi i quali il diritto si estingue.

L’azione, infatti, può essere esercitata entro 10 o 5 anni a seconda che si agisca della struttura ospedaliera o del medico. Per approfondire l’argomento è possibile consultare l’articolo ad esso dedicato: “Risarcimento danni da errore medico: quali sono i tempi di prescrizione?

 

Risarcimento operazione sbagliata: come calcolarlo e ottenerlo

Per ottenere il risarcimento danni da operazione chirurgica è necessario che il paziente dimostri che il danno subito è conseguenza dell’errore medico, si deve altresì provare che il professionista o la struttura sanitaria hanno agito non rispettando correttamente linee guida.

È quindi necessario effettuare i dovuti accertamenti del caso, partendo dell’esame dalla documentazione clinica.

Per quanto riguarda il calcolo del danno da errore medico occorre far riferimento ai commi 3 e 4 dell’art. 7 della Legge Gelli-Bianco. Infatti la legge al riguardo ci dice che per le lesioni di lieve entità occorre far riferimento alle tabelle di liquidazione del danno biologico previste dagli articoli 138 e 139 del codice delle assicurazioni private.

Invece se si tratta di pregiudizi più gravi, i Tribunali italiani sono soliti adottare i criteri contenuti nelle tabelle elaborare dal Tribunale di Milano.

Chi intende intraprendere un’azione legale volta ad ottenere il risarcimento dei danni per errore medico deve svolgere un tentativo obbligatorio di conciliazione attraverso una mediazione o un accertamento tecnico preventivo.

Per saperne di più si consiglia di leggere “Risarcimento per errore medico:come e quando ottenerlo

Hai subito danni da intervento chirurgico? Ci pensiamo noi

I casi di errori chirurgici sono comuni e diversi. Ognuno di essi richiede un’attenta analisi e un accertamento dei presupposti legali per richiedere il risarcimento, non trattandosi di una procedura veloce e automatica.

È dunque opportuno rivolgersi ad avvocati che possano assisterti adeguatamente e forniti la tutela di cui necessiti.

Raccontaci il tuo caso, un team di professionisti esperti in materia di responsabilità medica è pronta ad ascoltarti e ad esaminare il tuo caso con l’ausilio di medici legali e specialisti.


 


FOCUS

Risarcimento danni da intervento chirurgico inutile: secondo la Cassazione è possibile 

Una recente pronuncia della Corte di Cassazione (n.12597/2017) ha stabilito che può essere riconosciuto il risarcimento danni per intervento chirurgico inutile.

Il caso (che era quello di una donna che aveva subito un’operazione alla spalla, tuttavia evitabile) ha permesso il riconoscimento del diritto al risarcimento tutte le volte in cui un operazione chirurgica, seppur consigliata dai sanitari, non si riveli necessario, potendosi ricorrere a terapie alternative meno invasive.

I Giudici, in particolare, hanno affermato che anche un intervento effettuato a regola d’arte può far sorgere la responsabilità medica quando, sebbene non abbia provocato peggioramenti alla salute del paziente, ha comunque causato un’ingiustificata ingerenza nella sua sfera psico- fisica.

I danni risarcibili, in questi casi, derivano infatti dalle sofferenze patite per la preparazione all’operazione, per l’esecuzione della stessa nonché per la fase post-operatoria (come le terapie riabilitative necessarie).

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