Spesso ci si chiede quando si verifica per le bollette eni prescrizione e cosa fare quando, nonostante ciò, si ricevono solleciti di pagamento.
Nell’articolo chiariamo quando avviene e cosa fare in caso di richiesta di pagamenti.
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Bollette eni non pagate e prescrizione
In tema di prescrizione bollette eni, bisogna anzitutto chiarire cosa si intenda per “prescrizione”. Essa fa riferimento a dei periodi di tempo che, per legge, determinano l’estinzione di un diritto.
Con riferimento alle utenze, questo vuol dire che se trascorre un determinato lasso temporale, durante il quale non viene recapitato alcun sollecito di pagamento o di messa in mora, il fornitore non potrà più richiedere il versamento di quell’importo perché il debito si è estinto.
Infatti l’art. 2934 c.c. prevede che: “Quando il titolare non esercita per il tempo determinato dalla legge un diritto, questo si estingue per prescrizione”.
Ma allora le bollette eni quando vanno in prescrizione? Vediamolo di seguito.
Bollette eni, quando vanno in prescrizione?
Le leggi di Bilancio del 2018 (legge n. 205/2017) e del 2020 (legge n. 160/2019), recependo le indicazioni di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), hanno stabilito che, come per altre utenze di acqua o telefono, anche la prescrizione bollette eni gas e luce non è più 5 ma è 2 anni. Questo nuovo termine vale per:
- le bollette della luce emesse dopo il 1° marzo 2018
- le bollette del gas emesse dopo il 1° gennaio 2019.
Il termine di prescrizione si interrompe nel caso in cui la società fornitrice invii una formale lettera di diffida mediante Pec o raccomandata a/r.
Nel caso in cui, però, la bolletta sia oggetto di contenzioso legale, il termine di prescrizione si estende a 10 anni.
Prescrizione bollette eni, quando e come contestare la richiesta di pagamento
Come visto, la prescrizione bollette eni è di 2 anni, trascorsi i quali senza aver ricevuto alcun sollecito, nulla sarà più dovuto dal consumatore.
Se quindi si dovesse ricevere una richiesta di pagamento ingiusta, perché pervenuta successivamente a questo periodo di tempo, si dovrà inviare un reclamo o una richiesta formale di cancellazione se il sollecito è arrivato tramite raccomandata o PEC.
Invece, se si riceve un decreto ingiuntivo, ovvero un documento del giudice che autorizza il fornitore a recuperare la somma, è necessario proporre opposizione entro 40 giorni.
In entrambi i casi contattaci, i nostri legali ti forniranno l’assistenza e l’aiuto necessario a fronteggiare queste situazioni.
Se hai bisogno di assistenza per bollette eni non pagate e prescritte contattaci
Se hai ricevuto solleciti di pagamento ingiusti perché si riferivano a bollette già pagate o non pagate ma già prescritte, contattaci.
Accade di frequente, infatti, che i fornitori o le società di recupero crediti inviano richieste anche oltre il termine previsto dalla legge. In queste situazioni, non scoraggiarti e non esitare a scriverci.
Il team di SLLS Legal è formato da professionisti competenti che, grazie alla grande esperienza maturata, potrà offrirti subito una consulenza personalizzata e l’assistenza più adeguata per far valere i tuoi diritti.
FOCUS
Per quanto tempo si devono conservare le bollette
Qualora venga richiesto il pagamento di una bolletta che era stata già pagata bisogna fornire la prova dell’avvenuto versamento.
Tale dimostrazione può avvenire diversamente a seconda della modalità con cui si è effettuato. Infatti potrebbe essere necessario produrre come prova:
- copia del bollettino di versamento
- ricevuta rilasciata dalla Lottomatica
- conferma di un pagamento eseguito online.
Per i pagamenti online, inoltre, è possibile recuperare la ricevuta o il documento che attesti il versamento della somma attraverso la piattaforma utilizzata.
Ricorda che, poiché le bollette hanno un periodo di prescrizione di 2 anni, è consigliabile conservare tali documenti almeno per questo lasso di tempo.
Se riscontri problemi rivolgiti a noi di SLLS Legal: riceverai assistenza per far valere i tuoi diritti.