Il danno reputazionale, soprattutto nell’era del digitale, è tra i rischi maggiori che possono gravemente danneggiare aziende ed individui.
Nell’articolo approfondiamo l’argomento e capiamo come tutelarsi.
Indice dei contenuti
- 1 Danno reputazionale: definizione
- 2 Danni reputazionali alle aziende: possibili cause
- 3 Il danno reputazionale alle persone fisiche
- 4 Il risarcimento per il danno reputazionale
- 5 Se hai subito un danno reputazionale ti tuteliamo noi
- 6 Segnala il tuo problema
- 7 La liquidazione del danno reputazionale
- 8 Quali sono i segnali di una danno reputazionale?
Danno reputazionale: definizione
Il danno reputazionale è una lesione della considerazione e dell’immagine che può subire una persona o un’azienda. Infatti colpisce l’onore, la dignità o il prestigio personale e professionale che un individuo o una società hanno all’interno di un determinato ambiente sociale o lavorativo, con conseguenze sulla stima e sulla fiducia che hanno le persone con cui interagiscono.
Sebbene non sia espressamente previsto, il diritto alla reputazione è tutelato come bene di rilevanza costituzionale al pari del diritto al nome o all’immagine.
Esso è inoltre contemplato dall’art 595 codice penale che punisce il reato di diffamazione prevedendo che: “Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo precedente, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione”.
Danni reputazionali alle aziende: possibili cause
Con l’avvento di internet e dei social media il verificarsi di danni reputazionali per le aziende e professionisti è molto alto. I rischi sono tanti e posso andare dalla perdita di affidabilità con i clienti e gli istituti di credito, al calo delle vendite fino ai reclami e alle azioni legali.
Le cause possono essere varie, tra queste troviamo:
- comportamenti scorretti da parte dei dipendenti, come commenti offensivi o discriminatori
- offerta di prodotti difettosi o di servizi di bassa qualità che non soddisfano le aspettative dei clienti
- inadempienze contrattuali o mancata realizzazione di promesse verso clienti o fornitori
- pratiche commerciali scorrette, come truffe o frodi
- violazioni di leggi o normative finanziarie
- problemi con fornitori o partner commerciali
- difficoltà finanziarie, come il mancato pagamento di dipendenti o fornitori
- commenti negativi o critiche su internet e sui social media, che si diffondono rapidamente.
Il danno reputazionale alle persone fisiche
Il danno reputazionale che può colpire una persona fisica incide negativamente sulla sua vita sociale e lavorativa. Infatti essa viene lesa nella sua dignità personale, mutando la considerazione e la fiducia che le persone intorno a sé hanno.
Basti pensare ad un imprenditore che subisce un processo e viene inondato di articoli e post sui social network che lo riguardano. Anche se alla fine venisse assolto, in ogni caso si sono accumulate tutte notizie che hanno dato un’idea distorta della sua reputazione, causandone una lesione.
Come ha chiarito la Corte di Cassazione:
“la condotta asseritamente diffamatoria della persona non va valutata “quam suis”, e cioè in riferimento alla considerazione che ciascuno ha della sua reputazione, bensì come lesione dell’onore e della reputazione di cui la persona goda tra i consociati”.
Il risarcimento per il danno reputazionale
Chi subisce un danno alla reputazione ha diritto di ottenere il risarcimento a prescindere dall’accertamento di un reato. Infatti la Corte di Cassazione ha affermato che:
“la risarcibilità del danno non patrimoniale a norma dell’art. 2059 c.c., in relazione all’art. 185 c.p., non richiede che il fatto illecito integri in concreto un reato, essendo sufficiente che il fatto stesso sia astrattamente preveduto come tale e sia, pertanto, idoneo a ledere l’interesse tutelato dalla norma penale; sicché, ai fini del risarcimento di detto danno, l’inesistenza di una pronunzia del giudice penale non costituisce impedimento all’accertamento da parte del giudice civile della sussistenza degli elementi costitutivi del reato” (Cass. Civ., sez. II, sent. n. 22020 del 19 ottobre 2007).
Per ottenere il risarcimento è necessario, però, che il danneggiato dimostri che la lesione alla propria reputazione gli ha provocato un danno di natura patrimoniale o non patrimoniale.
Se hai subito un danno reputazionale ti tuteliamo noi
Se hai subito un danno reputazionale hai diritto di ottenere il risarcimento per i pregiudizi che ti ha provocato. Non esitare a contattarci e a raccontarci il tuo caso.
Il team di SLLS Legal è formato da professionisti esperti che, grazie alla grande esperienza maturata nel corso degli anni, potrà fornirti subito una una consulenza personalizzata e offrirti l’assistenza legale più adeguata per far valere i tuoi diritti e ottenere giustizia.
Consumatori soddisfatti
FOCUS
La liquidazione del danno reputazionale
La liquidazione, da parte del giudice, di un danno reputazione viene effettuata in via equitativa. Questo vuol dire che occorrerà tener presente alcuni parametri quali:
- la gravità dell’offesa
- la natura del mezzo attraverso si è diffusa la notizia pregiudizievole
- le caratteristiche del soggetto leso (ad esempio se ricopriva cariche pubbliche)
- le concrete conseguenze arrecate alla sua vita privata e professionale
- il lasso di tempo intercorso tra il fatto lesivo e la richiesta risarcitoria.
Quali sono i segnali di una danno reputazionale?
È fondamentale per le aziende capire quando vi sia un rischio reputazionale, soprattuto per comprenderne l’origine, le conseguenze e se e come è possibile per rimediare.
Certamente alcuni segnali del danno reputazionale possono essere colti immediatamente, tra questi può esservi:
- calo delle vendite e dei guadagni
- frequenti reclami, lamentele (anche sui social network) e azioni legali
- perdita di affari per il passaparola tra le varie aziende e i clienti che non intendono intrattenere rapporti con chi abbia una cattiva reputazione
- scarsa motivazione dei dipendenti o difficoltà a reclutarne nuovi.
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