Se si contrare un’infezione ospedaliera il risarcimento danni può essere richiesto qualora la sua insorgenza è dovuta ad una negligenza medica.
Nell’articolo approfondiamo vediamo quando spetta e come ottenerlo.
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Quando spetta il risarcimento infezione ospedaliera
Le infezioni ospedaliere o nosocomiali possono contrarsi in occasione della degenza in una struttura sanitaria. In tali casi accade che il paziente, che prima del ricovero non accusava nulla, cominci a manifestare sintomi già durante i primi giorni e finisca riportando conseguenze anche piuttosto serie per la propria salute.
Nei casi più gravi, infatti, esse possono condurre alla morte.
Gli ambienti sanitari sono quelli a più alto rischio di trasmissione dei germi patogeni e per tale motivo è compito di ospedali e personale medico garantire l’adozione di tutte le misure e i protocolli di controllo e prevenzione.
Pertanto quando l’insorgenza di tali infezioni deriva da pratiche sanitarie scorrette si è di fronte ad una caso di malasanità, e il paziente, o in caso di decesso, i familiari potranno richiedere il risarcimento danni per infezione ospedaliera.
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FOCUS
Il risarcimento per infezione ospedaliera e la responsabilità medica
Il risarcimento infezione ospedaliera può essere richiesto quando si dimostra che il loro insorgere e le conseguenze negative che sono derivate al paziente sono dovute ad un’omessa o non corretta applicazione delle misure volte a prevenirne la diffusione da parte della struttura sanitaria.
Infatti, ci si può trovare di fronte ad una responsabilità medica la cui disciplina è contenuta nella legge Gelli-Bianco (L. 24/2017), la quale prevede la possibilità di agire in sede civile sia nei confronti dell’ospedale (che risponde a titolo di responsabilità contrattuale ai sensi degli artt. 1218 e 1228 codice civile) sia nei confronti del medico (il quale risponde a titolo di responsabilità extracontrattuale ai sensi dell’art. 2043 codice civile).
Per arginare il rischio di trasmissione delle infezioni nosocomiali tale normativa prevede l’obbligo di adottare e attuare protocolli di igiene e prevenzione nonché sistemi di controllo.
La prova ai fini del risarcimento per infezione ospedaliera
Per ottenere il risarcimento per infezione ospedaliera è necessario che il paziente danneggiato dimostri il cosiddetto nesso causale e cioè il collegamento tra la condotta sanitaria e l’insorgenza dell’infezione.
Sarà poi onere della struttura ospedaliera provare l’esatta esecuzione della prestazione o l’impossibilità dell’esatta esecuzione dovuta ad una causa imprevedibile ed inevitabilità. In altri termini l’ospedale deve fornire una dimostrazione che le misure precauzionali e di sicurezza adottate rendevano idonei ambienti, strumenti e personale medico sotto il profilo igienico.
Chiaramente la prova, da parte del soggetto leso (il paziente, richiede la raccolta di tutta la documentazione medica, la valutazione di esperti e di medici legali.
Tempi per la denuncia ospedale per infezione ospedaliera
La legge prevede dei periodi di tempo entro i quali è possibile agire, in sede penale o civile, per ottenere giustizia.
In particolare, la denuncia ospedale per infezione ospedaliera va presentata entro 3 mesi dal giorno in cui il paziente ha riportato il danno o ha scoperto di averlo subito a causa di una prestazione sanitaria errata.
Invece, l’azione civile di risarcimento danni può essere esercitata entro 10 o 5 anni a seconda che si agisca nei confronti della struttura ospedaliera o del singolo medico.
Il rispetto di questi termini è fondamentale perché una volta trascorsi il diritto del danneggiato si estingue.
A quanto può ammontare il risarcimento infezioni ospedaliere
Il risarcimento infezioni ospedaliere può essere richiesto non soltanto per i danni di natura non patrimoniale, dovuti alle sofferenze fisiche e psicologiche che il paziente ha patito, ma anche per le spese mediche sostenute e per il mancato guadagno dovuto all’incapacità di lavorare (danni patrimoniali).
È chiaro che ciascun caso andrà valutato attentamente ai fini della quantificazione del ristoro.
Tuttavia, in generale, possiamo dire che l’ammontare del risarcimento in tali casi può essere anche molto elevato, potendo andare da 150.000 € per un’infezione localizzata, al milione e mezzo di euro per un’infezione post-chirurgica. Ad esempio un risarcimento cospicuo è quello dovuto all’infezione da Klebsiella, batterio molto aggressivo, che è di 1.600.000,00 €.
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