In caso di prescrizione bollette acea il consumatore può eccepirla e non è più tenuto a pagare gli importi richiesti.
Nell’articolo vediamo quando si prescrivono e come comportarsi se, nonostante ciò, si ricevano solleciti di pagamento.
Indice dei contenuti
- 1 Quando vanno in prescrizione le bollette acea
- 2 Come funziona la nuova prescrizione biennale per le bollette acea
- 3 Come contestare l’intervenuta prescrizione bollette acea
- 4 Se hai bisogno di assistenza per bollette acea prescritte contattaci
- 5 Segnala il tuo problema
- 6 Cosa ha stabilito ARERA per la prescrizione bollette acea
- 7 Per quanto tempo si devono conservare le bollette
Quando vanno in prescrizione le bollette acea
In generale la prescrizione, secondo quanto prevede l’art. 2934 codice civile, comporta l’estinzione di un diritto trascorso un determinato periodo di tempo previsto dalla legge.
Con riferimento alle bollette acea prescrizione vuol dire che dopo un lasso temporale (oggi modificato), durante il quale non viene recapitato al consumatore alcun sollecito di pagamento, il fornitore non potrà più richiedere il versamento di quell’importo perché il debito si è estinto e non si può più esigere.
Per i consumi idrici la Legge di Bilancio 2018 (Legge n. 205/17), come modificata dalla Legge di Bilancio 2020 (Legge n. 160/2019) ha previsto un termine di prescrizione di 2 anni.
Come funziona la nuova prescrizione biennale per le bollette acea
Dal 2020 per le bollette acea prescrizione è passata da 5 a 2 anni in caso di ritardi di fatturazione dovuti esclusivamente a responsabilità del gestore.
In particolare, ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) con le delibere n. 547/19 e n. 610/21 ha stabilito che per gli usi domestici, le microimprese e i professionisti è possibile eccepire la prescrizione per le fatture con scadenza successiva al 1° gennaio 2020.
Tuttavia per le bollette idriche emesse prima di tale data, rimane valido il periodo di prescrizione di 5 anni, come previsto dall’articolo 2948 del codice civile.
Come contestare l’intervenuta prescrizione bollette acea
La prescrizione bollette acea non è automatica, ma l’utente deve chiedere che gli venga applicata. Tuttavia, come chiarito da ARERA qualora il ritardo nella fatturazione sia dovuto a esclusiva responsabilità del gestore, questi ha l’obbligo di informare gli utenti della possibilità di eccepire la prescrizione.
Pertanto qualora si dovesse richiedere una richiesta di pagamento ingiusta, perché superiore a 2 anni, si dovrà inviare un reclamo o una richiesta formale di cancellazione qualora il sollecito è arrivato tramite raccomandata o PEC.
Se invece il fornitore proceda con decreto ingiuntivo, ovvero un documento del giudice che lo autorizza a recuperare la somma, è necessario proporre opposizione entro 40 giorni.
In entrambi i casi contattaci, i nostri legali ti forniranno l’assistenza e l’aiuto necessario a fronteggiare queste situazioni.
Se hai bisogno di assistenza per bollette acea prescritte contattaci
Se hai ricevuto solleciti di pagamento ingiusti perché si riferivano a bollette acea già pagate o non pagate ma già prescritte, contattaci.
Accade di frequente che i fornitori o le società di recupero crediti inviano richieste anche oltre il termine previsto dalla legge. In queste situazioni, non scoraggiarti e non esitare a scriverci.
Il team di SLLS Legal è formato da professionisti competenti che, grazie alla grande esperienza maturata, potrà offrirti subito una consulenza personalizzata e l’assistenza più adeguata per far valere i tuoi diritti.
Consumatori soddisfatti
FOCUS
Cosa ha stabilito ARERA per la prescrizione bollette acea
A seguito dell’introduzione del nuovo termine di prescrizione bollette acea acqua, sono stati specificati gli obblighi di comunicazione in fattura che i fornitori devono rispettare.
Infatti ARERA, con delibera del 26 maggio 2020 (184/2020/R/COM), ha chiarito che i gestori del servizio idrico possono emettere fattura separata che indichi solo gli importi per i consumi risalenti a più di 2 anni oppure inviare fatture uniche, che cioè contengano sia gli importi per i consumi più recenti che quelli risalenti a più di due anni. In questo secondo caso, però, deve essere specificato in maniera chiara e comprensibile che si può non pagare eccependo la prescrizione.
Infatti, come previsto dall’art. 3 comma 2 della delibera è necessario che i gestori segnalino all’utente la possibilità di compilare un modulo con i dati personali e le informazioni richieste per comunicare la volontà di eccepire la prescrizione relativa alla morosità.
Per quanto tempo si devono conservare le bollette
Qualora venga richiesto il pagamento di una bolletta che era stata già pagata bisogna fornire la prova dell’avvenuto versamento degli importi.
Tale dimostrazione può avvenire diversamente a seconda della modalità con cui si è effettuato. Infatti potrebbe essere necessario produrre come prova:
- copia del bollettino di versamento
- ricevuta rilasciata dalla Lottomatica
- conferma di un pagamento eseguito online.
Per i pagamenti online, inoltre, è possibile recuperare la ricevuta o il documento che attesti il versamento della somma attraverso la piattaforma utilizzata.
Poiché le bollette hanno un periodo di prescrizione di 2 anni, è consigliabile conservare tali documenti almeno per questo lasso di tempo. Successivamente né i fornitori né le agenzie di recupero crediti sono autorizzati ad esigere il pagamento di bollette insolute.
Se riscontri problemi rivolgiti a noi di SLLS Legal: riceverai assistenza per far valere i tuoi diritti.
buongiorno sono stata contattata per bollette del 2018. avevo però risposto ad una mail due mesi fa dove mi proponevano una rateizzazione
cosa devo fare ?
Gentile Monica,
Abbiamo preso in carico la tua segnalazione, sarai contattata quanto prima.