Il danno di immagine aziendale può arrecare un grave pregiudizio, ripercuotendosi sui rapporti interni e in generale sugli affari di una società.
Nell’articolo vediamo in cosa consiste, quando si verifica e come ottenerne il risarcimento.
Indice dei contenuti
- 1 Che cos’è il danno di immagine aziendale?
- 2 Cosa può causare un danno all’immagine aziendale?
- 3 La tutela risarcitoria del danno immagine aziendale
- 4 Come difendersi in caso di danno di immagine aziendale
- 5 Se la tua azienda ha subito un danno all’immagine contattaci
- 6 La quantificazione del danno d’immagine aziendale
- 7 Il danno d’immagine aziendale colpisce anche i suoi membri
Che cos’è il danno di immagine aziendale?
Il danno d’immagine aziendale consiste nella diminuzione della considerazione che hanno i consumatori e gli investitori finanziari di una società.
Tale pregiudizio è strettamente collegato alla reputazione della stessa. Infatti il modo in cui un’azienda viene considerata e vista dalla collettività con cui viene a contatto quotidianamente ha un’impatto profondo sul suo successo e sulle sue performance produttive.
La lesione dell’immagine e della reputazione, pertanto, può generare gravi conseguenze sulla vita societaria, causando persino perdite di fatturato.
Cosa può causare un danno all’immagine aziendale?
Tra le cause del danno all’immagine aziendale troviamo:
- condotte sleali o diffamatorie di soggetti terzi alla società
- furto d’identità o accesso abusivo agli account social
- comportamenti scorretti dei dipendenti
- divulgazione di notizie diffamatorie da parte di giornalisti e programmi televisivi.
In merito ai lavoratori di un’azienda, l’art. 2105 c.c. pone sugli stessi un obbligo di fedeltà, infatti la norma vieta al dipendente di diffamare l’azienda per cui lavora e, allo stesso modo, di intraprendere attività commerciali per conto proprio o di terzi che possano essere in competizione con l’imprenditore.
Il rispetto di tale obbligo di fedeltà comporta anche un dovere di riservatezza, infatti il lavoratore non può divulgare informazioni aziendali, sull’organizzazione o sui processi produttivi, così come farne un’uso tale che possa arrecarle un pregiudizio.
La tutela risarcitoria del danno immagine aziendale
Il danno immagine aziendale è un pregiudizio che viene riconosciuto e tutelato al pari di quello che può subire una persona fisica.In una famosa pronuncia della Corte di Cassazione ne viene riconosciuta l’importanza e l’esigenza di una tutela risarcitoria in caso di lesione:
“Anche nei confronti della persona giuridica e in genere dell’ente collettivo è configurabile la risarcibilità del danno non patrimoniale allorquando il fatto lesivo incida su una situazione giuridica … che sia equivalente ai diritti fondamentali della persona umana garantiti dalla Costituzione, e fra tali diritti rientra l’immagine della persona giuridica o dell’ente; allorquando si verifichi la lesione di tale immagine, è risarcibile, oltre al danno patrimoniale, se verificatosi, e se dimostrato, il danno non patrimoniale costituito dalla diminuzione della considerazione della persona giuridica o dell’ente che esprime la sua immagine, sia sotto il profilo dell’incidenza negativa che tale diminuzione comporta nell’agire delle persone fisiche che ricoprano gli organi della persona giuridica o dell’ente e, quindi, nell’agire dell’ente, sia sotto il profilo della diminuzione della considerazione da parte dei consociati in genere o di settori o categorie di essi con le quali la persona giuridica o l’ente di norma interagisca” (Cass. Civ., III sez., n. 12929 del 4 giugno 2007).
La giurisprudenza ritiene che si tratti di danno-conseguenza, ossia un evento che si ricollega alla lesione della situazione protetta sulla base di un nesso causale. Questo vuol dire che la società danneggiata dovrà provare che l’esistenza del collegamento tra la condotta nociva e il pregiudizio conseguentemente subito.
Come difendersi in caso di danno di immagine aziendale
Per tutelarsi in caso di danno immagine azienda per prima cosa è consigliabile rivolgersi ad un legale e i nostri potranno fornirti l’aiuto necessario. Infatti potranno inviare una diffida chiedendo all’autore di interrompere la condotta lesiva della reputazione societaria. Se in tal modo non si ottiene nulla, allora i nostri avvocati potranno tutelarti agendo in giudizio.
In ogni caso sarà necessario fornire la prova del danno subito e le conseguenze che questo ha causato all’azienda sia in termini economici che non.
Infatti il danno reputazione società è, prima di tutto, di natura non patrimoniale, in quanto incide sul bene-immagine inteso come la considerazione e l’autorevolezza che un’azienda ha. In secondo luogo, però, ripercuotendosi sugli affari societari, causa perdite patrimoniali che dovranno essere accertate e dimostrate.
Se la tua azienda ha subito un danno all’immagine contattaci
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FOCUS
La quantificazione del danno d’immagine aziendale
Una volta provata la gravità del danno immagine aziendale occorre quantificarlo.
Una sentenza del tribunale di Tribunale di Milano del 22 novembre 2001 ha ritenuto risarcibili, a favore di una persona giuridica, i danni conseguenti all’obiettiva offesa all’onore, alla reputazione, all’immagine commerciale, all’identità politica, nonché storica e culturale.
Tuttavia trattandosi di pregiudizi di natura non patrimoniale, la sua valutazione e quantificazione avverrà in via equitativa da parte del giudice. Oltre ai danni non economici, andranno quantificati e risarciti quelli patrimoniali, ovvero le perdite finanziarie subite dalla società a causa della condotta illecita.
Il danno d’immagine aziendale colpisce anche i suoi membri
Il danno all’immagine aziendale di un’impresa non colpisce solo questa, ma anche i suoi membri, come i soci.
Infatti dalla sentenza della Corte di Cassazione (Cass. Civ., III sez., n. 12929 del 4 giugno 2007) si ricava che tale danno può arrecare pregiudizio non solo alla stima o al buon nome di un’azienda, ma anche alla reputazione degli organi che rappresentano la persona giuridica od agiscano nel suo interesse. Pertanto questi ultimi subiscono, anche a causa di una condotta di un terzo nei confronti della società, un danno diretto che sarà quindi risarcibile.
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