Stafilococco in ospedale: quando spetta il risarcimento

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Quella da stafilococco in ospedale è tra le più diffuse infezioni nosocomiali. Si tratta, però, anche di una delle più pericolose, potendo causare gravi danni alla salute e persino la morte di chi la contrae.

Nell’articolo approfondiamo l’argomento chiarendo di cosa si tratta e quando poter richiedere il risarcimento.

Stafilococco aureo infezione ospedaliera: cos’è

Lo stafilococco è un batterio normalmente presente sulla pelle, sul naso o nell’intestino di individui sani, a volte, però, può provocare serie patologie. Tra i diversi tipi esistenti, lo stafilococco aureo è quello che può svilupparsi maggiormente all’interno degli ospedali.

Chi contrae l’infezione nosocomiale da staphylococcus aureus può riportare diverse conseguenze, da quelle più lievi a livello cutaneo, a quelle più gravi al cuore, ai polmoni, alle ossa, fino alla morte. Si tratta quindi di quello più pericoloso non solo per le complicazioni che può causare, ma anche perché spesso ha un’altissima resistenza alle terapie antibiotiche.

Infezione nosocomiale da stafilococco: come si sviluppa e pazienti a rischio

I motivi per cui si può contrarre l’infezione da stafilococco aureo in ospedale possono essere:

  • contatto diretto con una persona infetta (mediante mani o saliva)
  • contatto con strumenti sanitari contaminati
  • contatto con sangue, cibo, liquidi di infusione

I soggetti maggiormente a rischio di svilupparla sono:

  • pazienti immunodepressi
  • neonati
  • persone sottoposte a cure mediche invasive (ad esempio interventi chirurgici, catetere, intubazione, contatto con sangue infetto).

Risarcimento danni per stafilococco in ospedale

Il rischio di contrarre un’infezione da stafilococco aureo nosocomiale è spesso dovuto all’attività sanitaria, al mancato rispetto delle norme di igiene o alla non corretta esecuzione dei protocolli e delle linee guida. Per tale motivo, il danneggiato o i suoi eredi (in caso di morte) hanno diritto di ottenere un giusto risarcimento danni.

La richiesta potrà essere rivolta:

  • alla struttura sanitaria, la cui responsabilità ha natura contrattuale (ai sensi degli articoli 1218 e 1228 c.c.). L’azione è esercitabile entro 10 anni 
  • al medico, che risponde a titolo extracontrattuale ai sensi dell’art. 2043 c.c. Il risarcimento, in questo caso, potrà essere richiesto entro 5 anni.

Come provare di aver preso l’infezione da stafilococco aureo in ospedale

Quando il danneggiato agisce per il risarcimento nei confronti dell’ospedale dovrà provare che l’aggravamento della sua salute è dovuto alla condotta medica. Invece, la struttura sanitaria dovrà dimostrare di aver adempiuto correttamente la prestazione e adottato tutti i protocolli di prevenzione.

Se, invece, la richiesta è rivolta al singolo medico, oltre al pregiudizio patito, si dovrà provare la colpa dello stesso.

In ogni caso, la prova dell’infezione nosocomiale da Staphylococcus aureus può essere fornita con ogni mezzo. È certamente consigliabile dimostrare che l’ospedalizzazione era dovuta ad altre cause perché, prima del ricovero, il paziente non era affetto da altre patologie.
Pertanto, è necessario procurarsi documentazione medica (dalla quale si evinca l’assenza di altre malattie), chiedere la cartella clinica alla struttura ospedaliera e raccogliere testimonianze di medici e infermieri presenti durante il periodo di degenza.

Inoltre, sarà decisiva la perizia medico-legale del consulente nominato dal Tribunale (CTU) che accerterà e ricostruirà gli eventi fornendo, altresì, la propria valutazione.

Vuoi richiedere il risarcimento per infezione da stafilococco in ospedale, contattaci

Il rischio di contrarre in ospedale un’infezione da stafilococco è alta e, soprattutto se si tratta di stafilococco aureo, le conseguenze possono anche essere letali.
Se ti sei ritrovato in questa situazione e ti chiedi se hai diritto al risarcimento del danno, ma non sai cosa fare non preoccuparti.
Raccontaci il tuo caso, noi di SLLS Legal siamo un team di professionisti esperti che, con il supporto di medici specialisti, potrà seguirti fornendoti una consulenza personalizzata.
Ti assistiamo e ti guidiamo nell’iter giudiziario volto ad ottenere giustizia.


 


FOCUS

Infezioni da stafilococco in ospedale e oneri probatori della struttura sanitaria: Cass. Civ., sez. III, n. 6386 del 03/03/2023

Come visto, per ottenere il risarcimento è necessario provare che si è contratti lo stafilococco in ospedale. Al riguardo la Corte di cassazione, in una recentissima sentenza (n. 6386 del 03/03/2023), ha elencato tutte le misure che ogni struttura sanitaria deve dimostrare di aver adottato per prevenire l’infezione nosocomiale.

In particolare, essa dovrà indicare:

  • i protocolli riguardanti la disinfezione, disinfestazione e sterilizzazione di ambienti e strumenti sanitari
  • le modalità di raccolta, lavaggio e disinfezione della biancheria
  • le forme di smaltimento dei rifiuti solidi e dei liquami
  • le caratteristiche della mensa e degli strumenti di distribuzione di cibi e bevande
  • le modalità di preparazione, conservazione ed uso dei disinfettanti
  • la qualità dell’aria e degli impianti di condizionamento
  • l’attivazione di un sistema di sorveglianza e notifica
  • i criteri di controllo e di limitazione dell’accesso ai visitatori
  • le procedure di controllo degli infortuni e delle malattie del personale e le profilassi vaccinali
  • il rapporto numerico tra personale e degenti
  • la sorveglianza basata sui dati microbiologici di laboratorio
  • la redazione di un report da parte delle direzioni dei reparti da comunicare alle direzioni sanitarie al fine di monitorare i germi patogeni-sentinella
  • l’orario di effettiva esecuzione delle attività di prevenzione del rischio.

Risarcimento per infezione da stafilococco aureo in ospedale: come richiederlo

Prima di poter agire per il risarcimento nei confronti della struttura sanitaria o del medico oggi la legge impone un tentativo obbligatorio di conciliazione che può avvenire attraverso due procedimenti alternativi:
mediazione, che tenta di risolvere in via bonaria la questione davanti ad un mediatore
accertamento tecnico preventiv, che prevede la nomina, da parte del Giudice, di un consulente tecnico che valuterà se esiste una responsabilità e quantificherà il danno, cercando anche un accordo conciliativo tra le parti.
Se nessuno di questi tentativi ha esito positivo si potrà procedere con l’azione giudiziale.
In ogni caso, se si vuole approfondire il tema del risarcimento danni in caso di responsabilità medica si consiglia di leggere l’articolo ad esso dedicato.

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